Le Torri Nascoste del Monte Corvo, nella Catena settentrionale del Gran Sasso d’Italia, sono un luogo a misura di uomo e ancora vergine nel centro Italia, una nuova frontiera per l’alpinismo.
Le Torri Nascoste del Monte Corvo Nord sono una delle nuove frontiere dell’alpini- smo in Appennino. Un luogo affascinante e selvaggio del versante nord del Monte Corvo (2623 m) ancora tutto da scoprire. Anche coloro che credono di conoscere molto bene il Gran Sasso scopriranno un mondo nuovo. Si tratta di un luogo misterioso, quello della vetta occidentale del Cor- vo e delle Torri Nascoste, un mondo che ho indi- viduato durante il progetto “Explora Monte Corvo Nascosto”, iniziato nei primi mesi del 2019. Sono rimasto stupefatto e meravigliato per la bellezza e per la mia “cecità” fino a quel momento. Infat- ti sono nato ai piedi della grande montagna ma, nonostante questo, solo dopo 40 anni di frequen- tazione delle Terre alte sono riuscito ad apprezzare questa meraviglia.
Le Torri Nascoste sono raggiungibili da Neri- to (830 m, nel comune di Crognaleto, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) con 2 ore di cammino: percorrendo il sentie- ro Italia e/o il Percorso Bonatti, si raggiun- gono le basi delle Torri, a quota 2130 metri, dopo 1 ora 40 minuti dal Rifugio di Incodara. E sono raggiungibili anche da Prato Selva (1400 m, nel comune di Fano Adriano, in provincia di Teramo, percorrendo il tracciato a destra degli im- pianti, in direzione del Vallone Glaciale del Crivel- laro, valle esposta a nord: con 3 ore di cammino dal piazzale della stazione sciistica raggiungiamo la base delle Torri.
Le Torri Nascoste del Monte Corvo Nord sono una delle nuove frontiere dell’alpinismo in Appennino, un luogo affascinante e selvaggio.
LE PIRAMIDI VERTICALI
Sono superbe strutture di ottimo calcare a tratti compatto e, per le loro forme e geometrie, sicu- ramente hanno attratto in tempi antichi sia vian- danti che cacciatori di “camozze”. Piene di vita, di camosci, falchi, aquile, corvi, queste torri sono delle vere e proprie piramidi verticali. E anche il massiccio del Monte Corvo del Gran Sasso appare diverso da come lo si immagina e lo si frequenta da decenni. Appare all’improvviso così verticale, così dolomitico e per alcuni versi inavvicinabile. Un luogo perduto e finalmente ritrovato che meri- ta sicuramente un’attenzione maggiore. Un luogo dove la memoria è stata perduta da uomini mo- derni che continuano a guardare il cielo non come limite, ma come un modo di guardare le mon- tagne e i territori a prescindere dal valore a loro attribuito. Le Torri Nascoste appaiono, in ultima analisi, come un luogo adatto all’alpinismo, alla ricerca e a nuove avventure da narrare e trasmet- tere. Un luogo a misura d’uomo e ancora vergine nel centro Italia, che il famoso scrittore alpinista francese Jean Marie Choffat ha definito “meravi- glioso”, vedendo alcune foto, paragonandolo alle Torri dei Sultanes nel Vercors nelle Prealpi france- si, località famosissima per l’arrampicata su roccia e per l’alpinismo europeo.
Le Torri Nascoste del Monte Corvo si rivelano così un mondo nuovo da scoprire che attende pazien- temente da milioni di anni alpinisti, camminatori e ricercatori del bello di tutto il Mondo.
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