L’Explora Nunaat International è una associazione senza scopo di lucro ed opera in Himalaya dal 2011. Ogni singola spedizione effettuata dall’Explora è sempre stata contraddistinta da un forte carattere scientifico-umanitario: negli anni, sono state tante le collaborazioni con Associazioni, Enti, Governi ed Università.

 

“Tutti gli uomini sognano. Non però allo stesso modo. Quelli che sognano di notte nei polverosi recessi della mente si svegliano al mattino per scoprire che il sogno èvano. Ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi, giacchè ad essi è dato vivere i sogni ad occhi aperti e far che si avverino”.

Thomas Edward Lawrence

 

Con le parole di Lawrence e la creazione della Explora attueremo il concetto del “sogno di giorno” per vivere attivamente il nostro magnifico Pianeta. L’Explora ideata nel 2007 in Abruzzo é dedicata a tutti coloro, uomini e donne, definiti “avventurieri del futuro” verso le terre estreme incognite. L’associazione Explora Nunaat International ha lo scopo di apprendere e diffondere, tramite le individuali esperienze, la conoscenza del sapere umano. Questa è la sfida! Il nostro scopo? La condivisione e la conoscenza delle arree selvagge del Pianeta Terra. Attraverso lo studio dei Popoli”Estremi”, messaggeri della vita umana sul Pianeta.

Grandi spazi quali l’Artico, l’Himalaia, le Ande, l’Antartide e l’Africa saranno i “NOSTRI” luoghi di ricerca: LE TERRE ESTREME. Ora nel 2011 ci recheremo in Himalaya. Alla Ricerca della Tibù Perduta. Nelle sperdute valli della principale Rolwaling (Profondo Canale) in Nepal, per continuare le ricerche avviate con la Saxum nel 2008 in Groenlandia orientale. Andremo oltre la valle del Kumbu, dove vi è la Rolwaling, così profondamente incassata, tra le superbe vette del popolo Sherpa: le Mahalangur che significa “Grande Scimmia”. Oltre il “colle dei vecchi uomini” NangPa La, tenteremo la scalata di alcune vette e durante la salita campioneremo le rocce dei Sacri Monti dell’Himalaya ,cercando di attirare l’attenzione degli Dei, sul passo di Tashi Lapsa.

Davide Peluzzi

 

IL PROGETTO DEL PERCORSO BONATTI

Ideato da Davide Peluzzi e Luigi Grimaldi del team Explora Nunaat International e condiviso con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che ha realizzato per l’occasione una carta 1:50.000 in versione italiano-inglese, il percorso Bonatti si sviluppa in una straordinaria estensione di natura incontaminata: dai boschi di faggio e abete bianco dei Monti Cardito e Campiglione attraverso le valli glaciali del Monte Corvo e le creste rocciose delle Malecoste fino a raggiungere Campo Imperatore e l’imponente Rocca di Calascio. L’unicità del percorso è, inoltre, quella di poter essere percorso in tutto o in parte da entrambi i versanti: teramano e aquilano.

Passione per l’avventura, slancio umanitario ed amore della natura si fondono in questo percorso alpinistico, pensato “per tutti e per nessuno“, che muove alla ricerca della più appagante integrazione tra l’uomo e l’ambiente, attraverso ambienti segreti o poco noti, unendo il paesaggio del Gran Sasso teramano con quello aquilano per proseguire nella wilderness della Valle della Rolwaling in Himalaya.

L’implementazione del Percorso Bonatti, quale via di unione tra i territori del Gran Sasso e dell’Himalaya nel nome dell’indimenticato alpinista Walter Bonatti, incarna l’anelito a fare della passione per la montagna e l’avventura un’occasione di unione tra popoli e culture e rappresenta il primo gesto concreto scaturito dal gemellaggio tra le due aree protette.