Dopo aver realizzato la prima via Ferrata sull’Himalaya, nell’ottobre 2017, notevole è stata la risonanza in Nepal e in tutto il settore alpinistico mondiale. La seconda via Ferrata sarà la giusta conclusione a questo grande progetto tutto italiano, accolto molto positivamente dal governo nepalese e da tutte le comunità Sherpa Himalayane, poiché rende sicuro l’unico percorso che dalla valle della Rolwaling entra nella valle del Kumbu, motore del turismo nepalese ed area geografica dell’immenso Monte Everest.

Inoltre la stretta collaborazione con l’Austria ci dà la possibilità di aggiungere una “bandiera Italiana”, sia alla costruzione del rifugio più alto d’Himalaya (5800m slm) che al suo arredo e alle sue attrezzature, con materiali d’emergenza e di primo soccorso.

Ultima tematica, ma non ultima per importanza, sarà la “Pulizia del campo base dell’Everest” (5364 m slm), meta d’obbligo per ogni alpinista, frequentata da circa 40000 persone l’anno. Sarà un evento di risonanza mondiale.